“Alessio Bartoli è un regista, sceneggiatore e filmmaker ciociaro, classe 93. Possiede una laurea triennale in Media Art ed una magistrale in Arte Cinematografica. Riceve il suo primo incarico come assistente alla regia all’età di 24 anni in una produzione Mediaset. In seguito continua a lavorare nel mondo del cinema e della tv in grandi produzioni (Rai, Amazon Prime Video, Paramount…). Realizza e scrive nel frattempo diversi cortometraggi, documentari e videoclip per molti artisti italiani ed internazionali (Molchat Doma, Clan of Xymox, Manuel Agnelli, Noyz Narcos…). Collabora inoltre anche con grandi aziende come Filmmaker.

Nei suoi lavori cerca di unire iperrealismo e surrealismo, tentando di evocare atmosfere gotiche ed oniriche. Preferisce lavorare in sottrazione dando molta importanza alle geometria e all’ ordine dell’immagine richiamando allo stesso tempo uno stile quasi analogico. Le sue fonti d’ispirazione rispecchiano queste tendenze: grandi maestri come Anton Corbijn, David Lynch, Claudio Caligari, Federico Fellini…”

ENGITA

Alessio Bartoli è un regista, sceneggiatore e filmmaker ciociaro, classe 93. Possiede una laurea triennale in Media Art ed una magistrale in Arte Cinematografica. Riceve il suo primo incarico come assistente alla regia all’età di 24 anni in una produzione Mediaset. In seguito continua a lavorare nel mondo del cinema e della tv in grandi produzioni (Rai, Amazon Prime Video, Paramount…). Realizza e scrive nel frattempo diversi cortometraggi, documentari e videoclip per molti artisti italiani ed internazionali (Molchat Doma, Clan of Xymox, Manuel Agnelli, Noyz Narcos…). Collabora inoltre anche con grandi aziende come Filmmaker. Nei suoi lavori cerca di unire iperrealismo e surrealismo, tentando di evocare atmosfere gotiche ed oniriche. Preferisce lavorare in sottrazione dando molta importanza alle geometria e all’ ordine dell’immagine richiamando allo stesso tempo uno stile quasi analogico. Le sue fonti d’ispirazione rispecchiano queste tendenze: grandi maestri come Anton Corbijn, David Lynch, Claudio Caligari, Federico Fellini…”